Virtu’ femminili fasciste.
La Festa della Donna induce ad una riflessione su quanto riduttiva ed umiliante sia la considerazione che l’attuale ordinamento politico e sociale le riservi.
Oligarchi, Demagoghi di Regime relegano il ruolo politico, sociale, familiare e culturale della Donna ad una sorta di riserva indiana.
Tali sono gli interventi legislativi, come quelli della “condizione femminile” e della “quota rosa”, che di fatto non espandono ma ne limitano le potenzialità espressive. E’ il trionfo del bieco maschilismo neoliberista, tipico del sinistrume di maniera.
La Storica scrittrice, Victoria De Grazia, della Columbia University di New York, nel suo Libro “LE DONNE NEL REGIME FASCISTA” valuta come innovativa la centralità del ruolo della Donna in quegli anni, attraverso la la formazione e l’inserimento sociale delle masse femminili nell’ Italia del Littorio.
(Domenico Di Carmine).