ABRUZZO/ATRI VERSO LE ELEZIONI. FELICIONE FUORI ?

VERSO VE VERSO LE ELEZIONI.ZIPPILLI? MARCONE? E ...FELICIONE?

E’ ancora tutto in alto mare nel centro sinistra per la scelta del candidato sindaco in vista delle prossime elezioni comunali di Atri in programma nella primavera di quest’anno. La  rinuncia alla candidatura di Gabriella Liberatore, sulla quale sembra che vi fossero le convergenze dei vari partiti, ha di fatto arenato lo stato delle trattative, ferme da prima di Natale. Dalle voci che circolavano sembrava imminente un nuovo tavolo in grado di definire, una volta per sempre, la coalizione alternativa a Ferretti e il nome del candidato in corsa, ma così non è stato. Il Partito Democratico sembra aver abbandonato il nome di Cesare Zippilli e si fa strada, sempre con maggiore insistenza quella del consigliere comunale Alfonso Prosperi che non avrebbe, allo stato, il benestare delle altre componenti, da Azione a Rinascimento Atriano, passando per Atri al Centro e Cinque Stelle. Candidatura quindi debole e senza una coalizione a sostegno. Salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto, non del tutto nuovo nella politica locale, nulla si muove e la candidatura di Giammarco Marcone, condivisa da Azione, non farebbe passi avanti al punto che l’interessato non si spenderebbe più di tanto per farla passare sull’eventuale tavolo. Il nuovo anno è arrivato e l’ottimismo che circolava negli ambienti del centro sinistra si è sciolto come neve al sole. Sul piano regionale e provinciale, alle forze politiche di riferimento nulla interessa, a dimostrazione che la partita di Atri vale zero e questa la dice lunga sulla irrilevante situazione che la città Ducale ricopre nel panorama. Nel campo opposto, quello del centro destra, dove la riconferma di Piergiorgio Ferretti è decisa da tempo, si registrerebbero diverse defezioni, entrambe di peso, tra cui quella di Domenico Felicione e Mimma Centorame, due nomi che hanno fatto la differenza in quanto a voti nelle ultime elezioni del 2018 e punti di riferimento di una frazione, quella di Casoli, dove sarebbe difficile trovare degni sostituti, almeno dal punto di vista di consensi elettorali.( Marino Spada)